Esposizioni

Nell’anniversario del quarantesimo anno dalla nascita dell’Archivio, la mostra “Il tesoro dell’Archivio” propone una “retrospettiva” che riporta in bacheca alcuni tra i diari più belli ricevuti in questo lungo arco temporale. Un’occasione unica per tornare ad ammirare da vicino molti documenti che hanno fatto la storia dell’autobiografia; ma anche, in parallelo, un’evocazione dei gesti, delle emozioni visive, tattili e olfattive che scandiscono il lavoro quotidiano dell’Archivio ogni volta che entra in contatto con un nuovo manoscritto, che diventa subito un prezioso oggetto da collezionare e conservare con cura. Una volta l’anno, anche da mostrare.

Esposizioni

Il progetto “disegnami” accompagna per il sesto anno consecutivo la raccolta di diari di migranti DiMMi con disegni che trasformano in immagini le narrazioni migratorie. Illustrare DiMMi è per gli autori un’avventura molto impegnativa, coinvolgente e stimolante che permette loro di condividere con il disegno vicende umane particolari, che sono uniche e irripetibili, ma anche comuni e universali, perché appartengono al dramma della storia umana.

Esposizioni

Inaugurato il 7 luglio 2023, il Giardino della memoria rappresenta già un luogo simbolo del Premio Pieve. Spazio verde sul Tevere, inserito all’interno dell’Asilo Umberto I, complesso che ospiterà la futura sede dell’Archivio e del Piccolo museo del diario, questo luogo – intitolato a Saverio Tutino – coniuga perfettamente passato e futuro, conservazione e innovazione. Gli ambienti dell’Asilo Umberto I offriranno al pubblico del Premio Pieve la possibilità di ammirare l’esposizione “In acque profonde”, di ascoltare alcuni podcast realizzati a partire da testimonianze conservate dall’Archivio dei diari e di seguire le “donne-libro” che daranno voce ad alcune suggestive testimonianze dell’Archivio dei diari.

Esposizioni

Lo spazio dell’Asilo Umberto I ospita tre artiste che, utilizzando gli ambienti dell’antico convento, esprimono tre diverse sensibilità nel segno della memoria. Ines Mori sceglie di avvalersi di grandi pennellate di matrice espressionista, Elena Merendelli di ceramiche e tessuti dipinti nati all’interno di un contesto naturale, Laura Serafini ci offre dipinti chirurgicamente chiari ma giustapposti a tramature di strade, sentieri e coordinate geografiche.

Podcast

Durante le quattro giornate del Premio Pieve all’interno dell’Asilo Umberto I sarà possibile ascoltare una selezione dei più interessanti podcast prodotti nell’ultimo anno ispirati alla storia e alle storie dell’Archivio dei diari.
“Il testimone”, biografia sonora realizzata da Rai Radio3 e dedicata alla vita di Saverio Tutino, con la voce narrante di Guido Barbieri, il memoriale di Nicla Borri, scelto dagli studenti dell’Istituto Professionale De Franceschi-Pacinotti di Pistoia per essere adattato in formato podcast e due storie di DiMMi che diventano sonore grazie a ITHACA.

Anniversari

Quarant’anni di vita dell’Archivio non si possono raccontare brevemente perché sono anni di una storia densa di eventi grandi e piccoli e di partecipazione. Abbiamo quindi pensato di offrire un (grosso) biglietto da visita composto da foto e testi per chi in varie forme ha instaurato con l’Archivio un legame di amicizia, e allo stesso tempo per presentarci a chi ancora non ci conosce. Un compito arduo scegliere un percorso narrativo che, con poche voci potesse rappresentarle tutte. Lo abbiamo fatto attraverso parole ricorrenti che creano legami fra i diari. Parole che si rincorrono negli scaffali dell’Archivio.

Anniversari

In occasione della doppia ricorrenza che caratterizza l’edizione 2024 del Premio Pieve, il pubblico potrà assistere – in doppia replica – a un evento itinerante lungo le strade del paese. Un cammino collettivo alla ricerca delle prospettive spezzate, accompagnati dalle voci dei giovani testimoni del ’44 che riprenderanno vita grazie a ragazzi e ragazze che oggi vivono gli stessi luoghi. Un evento ibrido, generato dalla contaminazione di generazioni, progettualità, linguaggi. Performance dal vivo si alterneranno infatti alla fruizione di contenuti multimediali lungo un percorso a tappe nei luoghi più significativi di Pieve Santo Stefano. Una “passeggiata” esperienziale e multimediale che con il tempo diventerà stabile, permettendo a turisti e visitatori di conoscere la storia del paese cancellato e quella della sua rinascita.

Musica e Parole

Lo spettacolo Le Trincee del cuore racconta gli echi dei tanti canti risuonati tra le pietre delle trincee e nel cuore di quegli uomini, così come quelli legati alla Resistenza, all’esperienza dell’emigrazione e alle lotte contadine meridionali degli anni Cinquanta. Sono canti che narrano dell’atrocità della guerra, della fierezza del corpo di appartenenza, di amori lontani, di speranze di giustizia e di libertà, di ricerca di affetto filiale e anche di momenti di gioia quotidiana.

Premiazioni

Alla scoperta del vincitore della prima edizione del “Premio Barnaba. Un museo, una storia” e dei racconti finalisti, scelti tra circa 200 partecipanti, che verranno raccolti in un volume collettivo edito dalla casa editrice del Museo Galileo. Il Premio Barnaba ha invitato tutti a narrare, attraverso la scrittura, come l’esperienza vissuta all’interno di un museo possa influenzare la vita, plasmando idee, suggestioni e lasciando un segno indelebile.

Premiazioni

ITHACA (Interconnecting Histories and Archives for Migrant Agency) è un progetto nato nel 2021 e finanziato dalla Commissione europea all’interno del programma Horizon2020. Il suo obiettivo è di studiare storie di migrazioni nel passato e nel presente e costruire un archivio per renderle disponibili su una piattaforma aperta a tutti. In collaborazione con il progetto Diari Multimediali Migranti (DiMMi), ITHACA ha promosso un Diary Contest internazionale che ha portato alla raccolta di ben 47 storie di migrazione all’interno del Mediterraneo.

Asilo Umberto I

venerdì 13 settembre dalle 10.30 alle 12.30

Dal 2023 l’Archivio diaristico partecipa alla realizzazione a GenerAzione 2030 (Alleanze Regionali per l’Educazione alla Cittadinanza Globale) progetto realizzato da una rete di partner coordinata da Regione Toscana che nasce dalla volontà di promuovere in ogni ambito educativo percorsi interdisciplinari e partecipativi orientati a diffondere conoscenze, competenze, attitudini e stili di vita per uno sviluppo sostenibile.

Diari che diventano libri

In occasione dell’uscita di due prestigiosi volumi che ne valorizzano il patrimonio diaristico, l’Archivio propone una mattinata di approfondimento e riflessione su due dei crocevia più importanti della storia del Novecento italiano: la persecuzione degli ebrei e la strage delle Fosse Ardeatine.
I due volumi, editi da Il Mulino e Donzelli, vanno ad arricchire il patrimonio edito dell’Archivio dei diari che corre in parallelo rispetto a quello delle diecimila testimonianze inedite accumulate in quaranta anni di attività.

Premiazioni

Alcuni anni fa l’Archivio dei diari ha istituito il “Premio Tutino Giornalista” per un motivo semplice: commemorare la figura del fondatore e offrire un riconoscimento simbolico, oltre che uno spazio di celebrazione, alle nuove leve del giornalismo che ogni giorno onorano con capacità, entusiasmo e dedizione, la professione che Tutino ha più amato. Ma l’Archivio è anche, soprattutto, un luogo di memoria, e a trent’anni dall’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin ha deciso di riservare loro un incontro all’insegna del ricordo e della riflessione. Per contribuire a tenere viva l’attenzione su quello che è accaduto domenica 20 marzo 1994 a Mogadiscio, in Somalia, e nella speranza che un giorno non lontano sia possibile ascoltare parole di verità su quanto è avvenuto.

Leggere e scrivere diari

Continua, anno dopo anno, la crescita e l’espansione di DiMMi – Diari Multimediali Migranti, progetto nato nel 2012 su impulso di Regione Toscana con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sui temi della pace, della memoria e del dialogo interculturale, e di creare un fondo speciale dei diari migranti presso l’Archivio Diaristico Nazionale. Le 81 testimonianze raccolte nell’edizione 2024 del concorso – la nona – vanno ad aggiungersi alle oltre 550 che già compongono il fondo speciale DiMMi.

Teatro

Per una sera, grazie alla magia del teatro, le voci di carta dei diaristi di Pieve tornano ad animarsi e a raccontarci una Liberazione di Roma diversa da quella che conosciamo, riunite idealmente in un luogo di fantasia ma che esiste nella realtà: via Roma Libera. Un toponimo scelto non a caso, nel cuore della Trastevere che sarà l’ultima dimora del fondatore dell’Archivio, Saverio Tutino. Un toponimo scelto non a caso perché non richiama la Roma Libera del 1944, bensì quella della Repubblica Romana del 1849, pagina tra le più belle e dimenticate del Risorgimento italiano. Lo scorrere del tempo, gli intervalli regolari, i nomi degli eroi che sbiadiscono sotto ai monumenti, i vuoti di memoria propri di ogni epoca.

Progetti e collaborazioni

Thaisa Bestetti all’inizio del 2024 attraverso un tour della memoria ha ritrovato in Italia le proprie radici: si è messa in cammino seguendo le tracce lasciate dal nonno italo brasiliano Arlindo, venuto nel nostro Paese con le truppe brasiliane nel 1944 per la liberazione dell’Italia. Si è basata sul diario e sulle cartoline che furono spedite dalle oltre 70 città viste dal nonno in quegli anni, e ha ripercorso lo stesso itinerario tra il Centro e il Nord Italia, alla ricerca delle informazioni mancanti per ricostruire la storia della sua famiglia.

Diari che diventano libri

Sono appena arrivati. Sono in Italia da decenni o dalla generazione precedente. Sono giovani. Sono adulti. Sono venuti per lavorare, per studiare, per scappare da guerre e sopraffazioni. Per vivere.
Hanno storie tutte diverse, ma tutte ugualmente ricche di riflessioni che aiutano a comprendere meglio cosa sia il mondo in cui viviamo oggi.

Diari che diventano libri

Paola ha trent’anni, vive con Emanuele e fa il lavoro per cui ha studiato e che le piace. Di fronte a sé ha un futuro in cui sembra che i sogni non fatichino a realizzarsi. Poi d’improvviso, il 14 febbraio 2017, mentre insegue il gatto in casa, il suo corpo le fa un brutto scherzo: un grumo di sangue le si deposita nel cervello. Paola è vittima di un ictus ischemico cerebrale. Questo diario racconta il lungo percorso di rinascita da quel momento che cambia tutto. Un diario della malattia pieno di tenacia e speranza, che racconta come per guarire siano necessari un sistema sanitario funzionante, ma anche una comunità di amici e parenti che, come un branco di delfini, ti spinge avanti.

Anniversari

Due incontri e un pomeriggio dedicato al fondatore dell’Archivio dei diari, Saverio Tutino, che torna in libreria con la ristampa di una delle sue opere più importanti, la sua “autobiografia di un comunista”, e con un saggio inedito a lui dedicato che ne indaga a fondo lo spirito rivoluzionario.
I due volumi, editi da Terre di Mezzo e da Il Mulino nel corso del 2024, rientrano nell’ambito delle attività del Centenario della nascita di Tutino.

Anniversari | Replica

In occasione della doppia ricorrenza che caratterizza l’edizione 2024 del Premio Pieve, il pubblico potrà assistere – in doppia replica – a un evento itinerante lungo le strade del paese. Un cammino collettivo alla ricerca delle prospettive spezzate, accompagnati dalle voci dei giovani testimoni del ’44 che riprenderanno vita grazie a ragazzi e ragazze che oggi vivono gli stessi luoghi. Un evento ibrido, generato dalla contaminazione di generazioni, progettualità, linguaggi. Performance dal vivo si alterneranno infatti alla fruizione di contenuti multimediali lungo un percorso a tappe nei luoghi più significativi di Pieve Santo Stefano. Una “passeggiata” esperienziale e multimediale che con il tempo diventerà stabile, permettendo a turisti e visitatori di conoscere la storia del paese cancellato e quella della sua rinascita.

Musica

La Casa del Vento, attiva dai primi anni ‘90, è una band che da sempre ha fondato parte del proprio percorso artistico sul tema della memoria, mettendo in musica soprattutto storie dello scorso secolo legate ai temi della Resistenza, delle stragi nazi-fasciste e delle lotte operaie. Il territorio della provincia di Arezzo è stato fonte di ricerca e ha ispirato la realizzazione nel 2004 dell’album “Sessant’anni di Resistenza”. Una delle canzoni più suggestive, “Notte di San Severo”, racconta l’eccidio di San Severo vicino ad Arezzo dove per mano nazista perse la vita Silvestro Lanzi, padre di 8 figli e nonno di Luca e Sauro Lanzi componenti del gruppo. 30 anni di lavoro incessante per una band che ha fatto dell’impegno sociale il fulcro attorno al quale ruota la propria creatività.

Leggere e scrivere diari

Ogni anno la Commissione di lettura, oltre la rosa dei finalisti, sceglie altri racconti autobiografici con il desiderio di incontrare la persona testimone di quella storia in un incontro pubblico che riesce comunque a mantenere una dimensione intima di ascolto e scambio di esperienze. Da un lato quella di chi legge le vite degli altri, dall’altro quella di chi affida la sua all’Archivio dei diari. Nell’ambito della Lista d’onore la consegna dei Premi Speciali.

Memorie in Piazza

Il tradizionale appuntamento che chiude le giornate del Premio Pieve, con la proclamazione del vincitore, l’attribuzione del premio Città del diario, l’ascolto delle otto storie finaliste, la musica che le sottolinea. Un incontro atteso, che quest’anno celebra anche quaranta edizioni.

Campo alla Fiera

domenica 15 settembre ore 16.00

PREMIAZIONI

Il cinema di Giorgio Diritti affronta grandi temi dal valore universale, dall’identità culturale al disagio psichico, dalla libertà di espressione alla memoria, all’infanzia. Al contempo, il suo sguardo attento si è sempre posato sulle vicende degli oppressi, sulla natura delle comunità più circoscritte, fin dall’esordio con Il vento fa il suo giro e il successivo L’uomo che verrà, ricostruzione storica dell’eccidio di Marzabotto raccontato attraverso la visione corale di una comunità agricola. Per la sua bravura, per lo spessore del suo impegno civile e per l’incessante attenzione che dedica alle storie marginali, l’Archivio di Pieve è onorato di attribuirgli il “Premio Città del diario”, il riconoscimento rivolto alle personalità del panorama culturale che più si distinguono per il loro lavoro sulla memoria.

Esposizioni

Nell’anniversario del quarantesimo anno dalla nascita dell’Archivio, la mostra “Il tesoro dell’Archivio” propone una “retrospettiva” che riporta in bacheca alcuni tra i diari più belli ricevuti in questo lungo arco temporale. Un’occasione unica per tornare ad ammirare da vicino molti documenti che hanno fatto la storia dell’autobiografia; ma anche, in parallelo, un’evocazione dei gesti, delle emozioni visive, tattili e olfattive che scandiscono il lavoro quotidiano dell’Archivio ogni volta che entra in contatto con un nuovo manoscritto, che diventa subito un prezioso oggetto da collezionare e conservare con cura. Una volta l’anno, anche da mostrare.

Esposizioni

Il progetto “disegnami” accompagna per il sesto anno consecutivo la raccolta di diari di migranti DiMMi con disegni che trasformano in immagini le narrazioni migratorie. Illustrare DiMMi è per gli autori un’avventura molto impegnativa, coinvolgente e stimolante che permette loro di condividere con il disegno vicende umane particolari, che sono uniche e irripetibili, ma anche comuni e universali, perché appartengono al dramma della storia umana.

Esposizioni

Inaugurato il 7 luglio 2023, il Giardino della memoria rappresenta già un luogo simbolo del Premio Pieve. Spazio verde sul Tevere, inserito all’interno dell’Asilo Umberto I, complesso che ospiterà la futura sede dell’Archivio e del Piccolo museo del diario, questo luogo – intitolato a Saverio Tutino – coniuga perfettamente passato e futuro, conservazione e innovazione. Gli ambienti dell’Asilo Umberto I offriranno al pubblico del Premio Pieve la possibilità di ammirare l’esposizione “In acque profonde”, di ascoltare alcuni podcast realizzati a partire da testimonianze conservate dall’Archivio dei diari e di seguire le “donne-libro” che daranno voce ad alcune suggestive testimonianze dell’Archivio dei diari.

Esposizioni

Lo spazio dell’Asilo Umberto I ospita tre artiste che, utilizzando gli ambienti dell’antico convento, esprimono tre diverse sensibilità nel segno della memoria. Ines Mori sceglie di avvalersi di grandi pennellate di matrice espressionista, Elena Merendelli di ceramiche e tessuti dipinti nati all’interno di un contesto naturale, Laura Serafini ci offre dipinti chirurgicamente chiari ma giustapposti a tramature di strade, sentieri e coordinate geografiche.

Anniversari

In occasione della doppia ricorrenza che caratterizza l’edizione 2024 del Premio Pieve, il pubblico potrà assistere – in doppia replica – a un evento itinerante lungo le strade del paese. Un cammino collettivo alla ricerca delle prospettive spezzate, accompagnati dalle voci dei giovani testimoni del ’44 che riprenderanno vita grazie a ragazzi e ragazze che oggi vivono gli stessi luoghi. Un evento ibrido, generato dalla contaminazione di generazioni, progettualità, linguaggi. Performance dal vivo si alterneranno infatti alla fruizione di contenuti multimediali lungo un percorso a tappe nei luoghi più significativi di Pieve Santo Stefano. Una “passeggiata” esperienziale e multimediale che con il tempo diventerà stabile, permettendo a turisti e visitatori di conoscere la storia del paese cancellato e quella della sua rinascita.

Musica e Parole

Lo spettacolo Le Trincee del cuore racconta gli echi dei tanti canti risuonati tra le pietre delle trincee e nel cuore di quegli uomini, così come quelli legati alla Resistenza, all’esperienza dell’emigrazione e alle lotte contadine meridionali degli anni Cinquanta. Sono canti che narrano dell’atrocità della guerra, della fierezza del corpo di appartenenza, di amori lontani, di speranze di giustizia e di libertà, di ricerca di affetto filiale e anche di momenti di gioia quotidiana.

Teatro

Per una sera, grazie alla magia del teatro, le voci di carta dei diaristi di Pieve tornano ad animarsi e a raccontarci una Liberazione di Roma diversa da quella che conosciamo, riunite idealmente in un luogo di fantasia ma che esiste nella realtà: via Roma Libera. Un toponimo scelto non a caso, nel cuore della Trastevere che sarà l’ultima dimora del fondatore dell’Archivio, Saverio Tutino. Un toponimo scelto non a caso perché non richiama la Roma Libera del 1944, bensì quella della Repubblica Romana del 1849, pagina tra le più belle e dimenticate del Risorgimento italiano. Lo scorrere del tempo, gli intervalli regolari, i nomi degli eroi che sbiadiscono sotto ai monumenti, i vuoti di memoria propri di ogni epoca.

Musica

La Casa del Vento, attiva dai primi anni ‘90, è una band che da sempre ha fondato parte del proprio percorso artistico sul tema della memoria, mettendo in musica soprattutto storie dello scorso secolo legate ai temi della Resistenza, delle stragi nazi-fasciste e delle lotte operaie. Il territorio della provincia di Arezzo è stato fonte di ricerca e ha ispirato la realizzazione nel 2004 dell’album “Sessant’anni di Resistenza”. Una delle canzoni più suggestive, “Notte di San Severo”, racconta l’eccidio di San Severo vicino ad Arezzo dove per mano nazista perse la vita Silvestro Lanzi, padre di 8 figli e nonno di Luca e Sauro Lanzi componenti del gruppo. 30 anni di lavoro incessante per una band che ha fatto dell’impegno sociale il fulcro attorno al quale ruota la propria creatività.

Premiazioni

Alla scoperta del vincitore della prima edizione del “Premio Barnaba. Un museo, una storia” e dei racconti finalisti, scelti tra circa 200 partecipanti, che verranno raccolti in un volume collettivo edito dalla casa editrice del Museo Galileo. Il Premio Barnaba ha invitato tutti a narrare, attraverso la scrittura, come l’esperienza vissuta all’interno di un museo possa influenzare la vita, plasmando idee, suggestioni e lasciando un segno indelebile.

Premiazioni

ITHACA (Interconnecting Histories and Archives for Migrant Agency) è un progetto nato nel 2021 e finanziato dalla Commissione europea all’interno del programma Horizon2020. Il suo obiettivo è di studiare storie di migrazioni nel passato e nel presente e costruire un archivio per renderle disponibili su una piattaforma aperta a tutti. In collaborazione con il progetto Diari Multimediali Migranti (DiMMi), ITHACA ha promosso un Diary Contest internazionale che ha portato alla raccolta di ben 47 storie di migrazione all’interno del Mediterraneo.

Premiazioni

Alcuni anni fa l’Archivio dei diari ha istituito il “Premio Tutino Giornalista” per un motivo semplice: commemorare la figura del fondatore e offrire un riconoscimento simbolico, oltre che uno spazio di celebrazione, alle nuove leve del giornalismo che ogni giorno onorano con capacità, entusiasmo e dedizione, la professione che Tutino ha più amato. Ma l’Archivio è anche, soprattutto, un luogo di memoria, e a trent’anni dall’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin ha deciso di riservare loro un incontro all’insegna del ricordo e della riflessione. Per contribuire a tenere viva l’attenzione su quello che è accaduto domenica 20 marzo 1994 a Mogadiscio, in Somalia, e nella speranza che un giorno non lontano sia possibile ascoltare parole di verità su quanto è avvenuto.

Leggere e scrivere diari

Continua, anno dopo anno, la crescita e l’espansione di DiMMi – Diari Multimediali Migranti, progetto nato nel 2012 su impulso di Regione Toscana con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sui temi della pace, della memoria e del dialogo interculturale, e di creare un fondo speciale dei diari migranti presso l’Archivio Diaristico Nazionale. Le 81 testimonianze raccolte nell’edizione 2024 del concorso – la nona – vanno ad aggiungersi alle oltre 550 che già compongono il fondo speciale DiMMi.

Leggere e scrivere diari

Ogni anno la Commissione di lettura, oltre la rosa dei finalisti, sceglie altri racconti autobiografici con il desiderio di incontrare la persona testimone di quella storia in un incontro pubblico che riesce comunque a mantenere una dimensione intima di ascolto e scambio di esperienze. Da un lato quella di chi legge le vite degli altri, dall’altro quella di chi affida la sua all’Archivio dei diari. Nell’ambito della Lista d’onore la consegna dei Premi Speciali.

Memorie in Piazza

Il tradizionale appuntamento che chiude le giornate del Premio Pieve, con la proclamazione del vincitore, l’attribuzione del premio Città del diario, l’ascolto delle otto storie finaliste, la musica che le sottolinea. Un incontro atteso, che quest’anno celebra anche quaranta edizioni.

Campo alla Fiera

domenica 15 settembre ore 16.00

PREMIAZIONI

Il cinema di Giorgio Diritti affronta grandi temi dal valore universale, dall’identità culturale al disagio psichico, dalla libertà di espressione alla memoria, all’infanzia. Al contempo, il suo sguardo attento si è sempre posato sulle vicende degli oppressi, sulla natura delle comunità più circoscritte, fin dall’esordio con Il vento fa il suo giro e il successivo L’uomo che verrà, ricostruzione storica dell’eccidio di Marzabotto raccontato attraverso la visione corale di una comunità agricola. Per la sua bravura, per lo spessore del suo impegno civile e per l’incessante attenzione che dedica alle storie marginali, l’Archivio di Pieve è onorato di attribuirgli il “Premio Città del diario”, il riconoscimento rivolto alle personalità del panorama culturale che più si distinguono per il loro lavoro sulla memoria.