PREMIATI

Premio Speciale 'Giuseppe Bartolomei'
attribuito dalla Commissione di lettura

2024

Maria Camerini Scola

Diari e memorie compongono un’opera monumentale, che copre quasi cinquant’anni di vita dell’autrice tra il 1876 e il 1924. A comporli è una nobildonna di origini venete, Maria Camerini Scola, primogenita del conte Giovanni e della contessa Luisa Raimondi di Podio. Sin dall’età di 12 anni, Maria avvia una cronaca fittissima della sua quotidianità, trascorsa per lo più tra le mura domestiche e nell’alveo della famiglia che costruisce insieme al barone Bartolomeo Scola di Creazzo, da cui avrà quattro figli: Carola, Giovanni, Luisa e Giuseppe. La salute dei propri cari e il tentativo di preservarli dalle malattie sono alcuni dei temi che ricorrono con maggiore frequenza nella testimonianza: tra le prove più difficili, la battaglia contro l’asma che vedrà soccombere il marito nel 1924, a soli sessant’anni, dopo un lungo periodo di sofferenze. Ma non è l’unica: i quaderni di Maria sono disseminati di pagine dolorose nelle quali annuncia la perdita di carissimi amici, dei genitori, della giovane sorella Berta a soli venticinque anni, del fratello Francesco poco più che trentenne, mentre la sorella Isabella lotterà per tutta la vita contro la tisi. A bilanciare le difficoltà e a riempire di significati l’esistenza di questa donna colta e ben istruita, che parla fluentemente diverse lingue, arriva soprattutto la curiosità intellettuale. La passione per la lettura, che coltiva assiduamente, ma soprattutto una naturale inclinazione per ogni forma d’arte che ammira e pratica. Maria è infatti un’abile scultrice e pittrice, come testimoniano ancora oggi le opere che ha lasciato e che sono conservate in gran parte a Villa Scola Camerini in provincia di Vicenza.