Antonina Azoti

Ad alta voce

autobiografia 1946-2002
Milano, Terre di mezzo, 2016 [2^ ed.]
Anno del Premio: 2004

A quattro anni vive drammaticamente l’uccisione del padre, dirigente sindacalista di sinistra, per mano della mafia. Senza un sussidio da parte dello Stato, vive in miseria con la madre e il fratello. È però determinata a riscattare la memoria del padre, sulla cui figura si tace per anni, perché considerato dalla mentalità paesana un “morto ammazzato”. Nel 1992, alla morte di Falcone, fa sentire anche la sua voce e da allora il padre Nicolò Azoti viene restituito alla storia del suo paese con la dignità di chi ha lottato ed è morto per i diritti dei lavoratori.