Giulio Regeni

Anno del Premio: 2017

Un figlio, uno studioso, un ricercatore, un viaggiatore. Giulio Regeni è stato molte cose nella vita, prima di essere privato della vita con violenza e per ragioni incomprensibili in Egitto, in un giorno tra la fine del gennaio e l’inizio del febbraio 2016. È stato un ragazzo animato da pulsioni e passioni vivissime, con uno spirito aperto alla scoperta, alla conoscenza, al dubbio, all’indagine, alla condivisione. È per rendere omaggio a questo suo spirito che l’Archivio dei diari ha deciso di attribuirgli un premio simbolico ma molto sentito, quello che porta il nome del suo fondatore, il “Premio Tutino giornalista”. Un riconoscimento destinato ogni anno, da cinque anni, a “un giovane giornalista emergente curioso del mondo e delle persone che lo abitano”. Giulio Regeni non è mai stato un giornalista di professione. Ma è stato di più: un ragazzo che è andato per il mondo e incontro alle persone con una curiosità generosa, e il volto sorridente. Che è andato per documentarsi, capire, trasmettere conoscenza. Che ha pagato con la vita queste sue qualità, per ragioni che ancora oggi restano ignote, e che saranno per sempre inaccettabili.