Caro Walter,
si dice sempre che sia difficile racchiudere in poche righe le ragioni di un’amicizia. E di una stima che cresce negli anni. Nel nostro caso, rivolgendoci a te, il compito si semplifica. Non occorrono neppure poche righe, basta una parola: memoria. È la parola che ci ha fatto incontrare, e che ci terrà uniti per sempre. La memoria è il filo rosso che attraversa la tua attività di scrittore, sia di romanzi che di saggi, è al centro dei tuoi documentari, nei film e nelle trasmissioni televisive. Con il passare degli anni abbiamo sempre più apprezzato la tua capacità di dare voce, e dignità, alle categorie umane lasciate ai margini della narrazione pubblica. E ci siamo sempre più riconosciuti nel tuo impegno, come abbiamo già avuto occasione di dirti nel 2006, alla tua prima visita in Archivio, a poche settimane di distanza dall’uscita del tuo romanzo “La scoperta dell’alba” e della nascita di un personaggio a noi molto caro come Giovanni Astengo. In una recente dichiarazione, ti sei definito “ossessionato” dalla memoria: è un sentimento che crediamo di comprendere e di ben interpretare. Il “Premio Città del diario 2021”, che l’Archivio dei diari è orgoglioso di attribuirti, è il modo più semplice per dirti grazie di tutto l’impegno che hai profuso, e continuerai a profondere, per la memoria. E un’ottima occasione per ospitarti un’altra volta sul palco del Premio Pieve e parlare della nostra comune ossessione.