Il Premio Città del diario, attribuito dall’Archivio di Pieve Santo Stefano a una personalità del mondo culturale che si sia particolarmente distinta per il suo impegno nella diffusione della memoria, viene consegnato quest’anno a Rita Borsellino, per il suo impegno nel FARE MEMORIA.
Dopo la morte del giudice Paolo Borsellino, Rita si è assunta il compito di portare avanti la memoria del fratello. Ha deciso di continuare a vivere in Via d’Amelio non per non dimenticare – ché non sarebbe stato comunque possibile – ma perché le sue scelte da quel momento in poi, compresa quella di non abbandonare un luogo di memoria così emblematico e doloroso, sono state tutte rivolte al suo impegno di “fare memoria”. Lei stessa sostiene di essere nata il 19 luglio 1992, giorno della strage di Via D’Amelio. Da lì in poi, il suo pellegrinare in tutta Italia per conoscere gli altri, per raccontare del fratello Paolo Borsellino e dei cinque poliziotti morti con lui, per sensibilizzare le giovani generazioni verso la giustizia, per far capire il significato del termine consapevolezza e l’importanza di trasmettere la memoria.