Nell’ultimo anno ha portato il racconto della Prima e della Seconda guerra mondiale dentro le case di ognuno di noi. Attraverso tutti i mezzi di comunicazione disponibili. Con un linguaggio diretto, immediato ed emozionante. Le trasmissioni e i documentari di cui è stato protagonista hanno trattato la storia “ufficiale” e quella della gente comune, hanno fatto ricorso ai documenti tradizionali e alle testimonianze autobiografiche, mescolando i diversi livelli della narrazione fino a regalare al pubblico un racconto completo e coerente. Per tutte queste ragioni Carlo Lucarelli è l’ideale “Premio Città del diario” 2015. Nell’anno in cui si commemora il centenario dall’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra e si celebrano i 70 anni dalla Liberazione, ci riconosciamo nel suo impegno per diffondere e conservare la memoria di questi due eventi fondativi della nostra identità collettiva. Ci riconosciamo nella sua narrazione, che assume le forme espressive più diverse e spazia attraverso i temi più disparati. Proprio come i diari, le memorie e gli epistolari conservati in Archivio: possono racchiudere l’esposizione di un fatto storico, di un episodio di cronaca, di una vicenda pubblica o di una situazione privata. Ma quel che conta è che hanno sempre, al centro, la storia di vita di una persona, o di molte persone. E qualunque storia, di qualunque persona, merita sempre di essere raccontata.