Campo alla Fiera
giovedì 12 settembre ore 21.45

Le Trincee del cuore

Diari e canti popolari per raccontare la storia d’Italia del Novecento

un progetto di e con Ambrogio Sparagna, con la partecipazione dei Solisti dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma
una produzione in prima esecuzione assoluta in collaborazione con il Premio Pieve

prenotazione consigliata, ingresso libero fino a esaurimento posti

Negli anni della Prima guerra mondiale gli italiani riconobbero se stessi nell’orrore della guerra e nella fiera e povera umanità delle trincee, dove per la prima volta si mescolarono dialetti, storie e anche musiche. Dai dispacci e dai canti, i soldati, provenienti dalle terre più remote dello Stato, impararono l’italiano, una lingua fino ad allora conosciuta e praticata solo da una ristretta parte della popolazione del Regno. Dal volto del vicino, forse dalla sua voce spezzata o cantilenata, impararono la disumanità della guerra e la forza della pietà e di una fraternità vera. Il ricordo di quei momenti terribili vissuti in trincea favorì lo sviluppo della narrazione autobiografica, come testimoniano i documenti custoditi dall’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano, che raccoglie scritti di gente comune in cui si riflette, in varie forme, la vita di tutti e la storia d’Italia. Lo spettacolo Le Trincee del cuore racconta gli echi dei tanti canti risuonati tra le pietre delle trincee e nel cuore di quegli uomini, così come quelli legati alla Resistenza, all’esperienza dell’emigrazione e alle lotte contadine meridionali degli anni Cinquanta. Sono canti che narrano dell’atrocità della guerra, della fierezza del corpo di appartenenza, di amori lontani, di speranze di giustizia e di libertà, di ricerca di affetto filiale e anche di momenti di gioia quotidiana, ancor più desiderata. Questa varietà di canti, eseguiti sia in italiano che in dialetto, rappresenta un vero proprio “corpus” poetico. Un racconto sociale di un’Italia vera e sincera, fatta di donne e uomini semplici che attraverso la voce e la forza della poesia cantata hanno contribuito alla formazione di una società più giusta e alla diffusione di un grande e articolato patrimonio di canti popolari sociali ancora largamente in uso in tutto il territorio nazionale.