L’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano, da quest’anno, istituisce un riconoscimento speciale per una persona della cultura che, col proprio lavoro, abbia insistito sul tema della memoria e della ricerca del vero anche nelle circostanze più difficili. Per l’anno 2005 Saverio Tutino e l’Archivio dei diari assegnano il premio all’attore e autore Marco Paolini, prezioso testimone di vicende umane della nostra storia nazionale, ma anche attento narratore di avventure individuali che si inseriscono nel vissuto collettivo. In diciassette anni di lavoro teatrale sulla memoria Marco Paolini ha indicato al mondo della cultura e del teatro, ma più in generale all’intera comunità nazionale, il valore della riscoperta e difesa delle radici. Le sue narrazioni in prima persona hanno la forza della testimonianza ma anche la capacità di farsi racconto collettivo di una generazione e di un intero territorio geografico, il Nord-Est, nonché di una nazione, l’Italia, nel passaggio dagli anni del “boom” economico al nostro presente di devastazioni ecologiche e attentanti alla dignità umana. Per coloro che – come l’Archivio dei diari – si occupano di memorie, gli “Album” (1987-2003) di Paolini sono apparsi da subito passaggi di un intenso racconto di formazione, in cui era possibile riconoscere la vocazione del loro autore-protagonista a farsi “tramandatore di memorie”, una vocazione che lo ha poi portato alle opere di teatro civile o d’inchiesta (Vajont, Marghera, Ustica, 1994-2002), alle mappe geografiche e umane dei Bestiari (1997-1999), sino al Teatro Civile di Report, che ha scavato nella memoria già macinata e ridimenticata del nostro presente per restituire attenzione e dignità alle vite degli uomini, da Bophal alle guerre a base di uranio impoverito. Marco Paolini è il padre riconosciuto di un vero e proprio genere di successo nel teatro italiano, il teatro di narrazione o della memoria; la sua semina ha fatto sbocciare in una parte del Paese una sensibilità e una disposizione all’ascolto nuove. Di questo, tutti i difensori della memoria gli sono grati. Benché per Paolini non sia ancora giunto il tempo delle celebrazioni alla carriera, il premio che l’Archivio dei diari gli conferisce vuole essere il riconoscimento a una figura che tutti coloro che si sentono in prima linea nella promozione di una cultura della memoria sentono come alleata e a cui chiedono di continuare a essere coraggioso testimone di ciò che vede e sente.